Opuscolo Primo, Parte V, capitolo II – pp. 81-83

Fra Pietro Da Morrone

LA GIUSTIZIA

 

 

 

La giustizia è la virtù che attribuisce ciascuno il suo e viene detta “cardinale” perché tutte le virtù le fanno da contorno, come intorno a un cardine.

Sono varie le sfaccettature che la connotano:

  1. La religione, virtù di una vita superiore e consiste nell’amare Dio, nel rendergli grazie e nel dargli il culto dovuto.
  2. La fede, sostanza di cose sperate e argomento di ciò che non vediamo. La fede è la percezione della verità di cose invisibili e sono invisibili quelle che non si comprendono né con l’intelletto né con i sensi. Secondo Gregorio “la fede non ha merito se la ragione umana ne dà la prova”.
  3. La speranza: per essa speriamo i premi della vita eterna da attribuire ai giusti.
  4. La carità, per la quale siamo condotti ad amare Dio e il prossimo.
  5. La pietà, virtù con la quale attribuiamo il dovuto onore alla divinità.
  6. L’amicizia, che è un corretto e cordiale rapporto nelle cose umane e divine.
  7. La severità, atteggiamento con cui agiamo rigorosamente per la comune utilità nel punire, affinché non venga accantonata la pena dovuta.
  8. La vendetta, per cui respingiamo i vizi e le ingiurie perpetrate contro di noi.
  9. L’innocenza, che consiste nella equanimità, senza temere le ingiurie.
  10. La grazia, per la quale otteniamo benefici oltre il dovuto.
  11. La riverenza, virtù con la quale tributiamo il dovuto onore alle persone eccelse.
  12. La venerazione, con cui dimostriamo rispetto verso i maggiori, sia mediante un umile atteggiamento che con parole rispettose.
  13. L’obbedienza, che è un atteggiamento dello spirito di fronte ad un giusto comando: Se l’ordine non ci viene da una giusta decisione, non siamo tenuti ad obbedire nemmeno al prelato. L’obbedienza è di due specie: con l’una obbediamo accettando le cariche e in ciò non deve allignare nessun nostro interesse personale, perché non dobbiamo essere ambiziosi; con l’altra sopportiamo le avversità mediante la nostra volontà: il giusto deve desiderare la tribolazione. Deve dimostrare il suo interesse obbedendo nelle avversità, più che nella prosperità.
  14. La misericordia, mediante la quale ci si commuove davanti alle disgrazie; viene anche detta carità di Dio o giustizia di Dio, perché, quando diamo qualcosa ai bisognosi, non diamo del nostro ma del loro.
  15. Infine, la concordia, virtù che ci lega ai concittadini nella spontaneità del diritto o anche nella correzione reciproca.

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