
Fra Pietro Da Morrone
LA GIUSTIZIA
La giustizia è la virtù che attribuisce ciascuno il suo e viene detta “cardinale” perché tutte le virtù le fanno da contorno, come intorno a un cardine.
Sono varie le sfaccettature che la connotano:
- La religione, virtù di una vita superiore e consiste nell’amare Dio, nel rendergli grazie e nel dargli il culto dovuto.
- La fede, sostanza di cose sperate e argomento di ciò che non vediamo. La fede è la percezione della verità di cose invisibili e sono invisibili quelle che non si comprendono né con l’intelletto né con i sensi. Secondo Gregorio “la fede non ha merito se la ragione umana ne dà la prova”.
- La speranza: per essa speriamo i premi della vita eterna da attribuire ai giusti.
- La carità, per la quale siamo condotti ad amare Dio e il prossimo.
- La pietà, virtù con la quale attribuiamo il dovuto onore alla divinità.
- L’amicizia, che è un corretto e cordiale rapporto nelle cose umane e divine.
- La severità, atteggiamento con cui agiamo rigorosamente per la comune utilità nel punire, affinché non venga accantonata la pena dovuta.
- La vendetta, per cui respingiamo i vizi e le ingiurie perpetrate contro di noi.
- L’innocenza, che consiste nella equanimità, senza temere le ingiurie.
- La grazia, per la quale otteniamo benefici oltre il dovuto.
- La riverenza, virtù con la quale tributiamo il dovuto onore alle persone eccelse.
- La venerazione, con cui dimostriamo rispetto verso i maggiori, sia mediante un umile atteggiamento che con parole rispettose.
- L’obbedienza, che è un atteggiamento dello spirito di fronte ad un giusto comando: Se l’ordine non ci viene da una giusta decisione, non siamo tenuti ad obbedire nemmeno al prelato. L’obbedienza è di due specie: con l’una obbediamo accettando le cariche e in ciò non deve allignare nessun nostro interesse personale, perché non dobbiamo essere ambiziosi; con l’altra sopportiamo le avversità mediante la nostra volontà: il giusto deve desiderare la tribolazione. Deve dimostrare il suo interesse obbedendo nelle avversità, più che nella prosperità.
- La misericordia, mediante la quale ci si commuove davanti alle disgrazie; viene anche detta carità di Dio o giustizia di Dio, perché, quando diamo qualcosa ai bisognosi, non diamo del nostro ma del loro.
- Infine, la concordia, virtù che ci lega ai concittadini nella spontaneità del diritto o anche nella correzione reciproca.